Bactrocera dorsalis - mosca orientale della frutta

Scritto il 02/01/2019
da Giuliano Marseglia


Una mosca della frutta invasiva è stata recentemente segnalata in Campania: il tefritide Bactrocera dorsalis (Hendel). L’insetto, originario dell’Asia tropicale e internazionalmente conosciuto come “mosca orientale della frutta”, è stato intercettato in due frutteti nelle province di Napoli e Salerno. Il ritrovamento è avvenuto grazie ad un adeguato piano di monitoraggio, iniziato nella primavera del 2018 e condotto attraverso l’impiego di specifiche trappole caricate con una sostanza attrattiva per la cattura dei maschi, posizionate in frutteti selezionati e distribuiti in tutte le province della Campania.

Morfologicamente, B. dorsalis è simile alla comune mosca dell’olivo Bactrocera oleae sebbene l’adulto misuri circa il doppio (8 mm) rispetto alla mosca dell’olivo (4-5 mm). Entrambe le specie presentano lo scuto di colore nero e lo scutello giallastro mentre nella sola B. dorsalis, ai lati del pronoto sono ben visibili delle bande gialle chiamate vitte e sul dorso dell’addome una caratteristica macchia con forma a “T”.

Il comportamento biologico è molto simile a quello di un altro comune fitofago, la mosca mediterranea della frutta Ceratitis capitata. Infatti, anche B. dorsalis è polivoltina arrivando a completare nel paese d’origine anche 10 generazioni l’anno. Il danno, tipico delle mosche della frutta, è causato dalle larve che si sviluppano in modo gregario nei frutti attaccati, nutrendosi del mesocarpo e provocando il disfacimento dei tessuti e/o la cascola anticipata. Il potenziale biotico di B. dorsalis è altissimo: a 30°C il ciclo da uovo ad adulto può durare solo 9 giorni ed una femmina può produrre sino a 3000 uova, spesso deposte in gruppetti nei frutti maturi forando l’epidermide grazie all’ovopositore di sostituzione, tipico dei tefritidi.

Secondo quanto riportato in letteratura, B. dorsalis è un dittero estremamente polifago, potendo attaccare i frutti di oltre 470 piante ospiti. Oltre agli ospiti tipici della zona di origine, si annoverano colture arboree ed erbacee comunemente presenti sul nostro territorio: Citrus sp., Malus sp., Prunus sp., Diospyros sp., Vitis sp., Pyrus sp., diverse solanacee (in particolare pomodoro) e cucurbitacee (tra cui cocomero, cetriolo e zucca).

Al momento l’insetto è ampiamente diffuso in oltre 65 paesi tra Asia, Africa, Oceania e isole del Pacifico; la segnalazione in Campania rappresenta la prima in Europa e nel bacino del Mediterraneo. La specie potrebbe essere arrivata in Campania attraverso la diffusione passiva di materiale vegetale infestato proveniente dai Paesi ove l’insetto è presente. Nei paesi dove è già diffusa, alcune popolazioni della mosca orientale della frutta si sono adattate a climi molto simili a quello mediterraneo temendo, quindi, il suo acclimatamento anche nei nostri territori.

L’azione di B. dorsalis potrebbe avere un grosso impatto economico negativo sul settore ortofrutticolo italiano sia per i danni diretti alle colture interessate, sia per le misure da quarantena internazionali che potrebbero bloccare l’esportazione dei nostri prodotti a livello mondiale.


La presenza di adulti o di frutti attaccati riconducibili alla Bactrocera dorsalis devono essere tempestivamente segnalati al Servizio Fitosanitario Regionale all’indirizzo e-mail servizio.fitosanitario@regione.campania.it